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ACQUA DI SAN GIOVANNI: LA POZIONE MAGICA DELLA NOTTE DELLE STREGHE

L’Acqua di San Giovanni è una pozione magica che si prepara nella notte della celebrazione di San Giovanni Battista, al 24 giugno di ogni anno. Si tratta di una pratica che risale a tempi molto antichi; ancora oggi è particolarmente diffusa in tutta Italia, ma è presente anche in molte altre parti del mondo, soprattutto nel bacino mediterraneo. L'Acqua di San Giovanni viene preparata immergendo erbe e fiori in un acqua benedetta, che vengono raccolti proprio nei giorni precedenti alla notte di San Giovanni. Secondo le varie tradizioni, sembrerebbe che questo infuso magico abbia proprietà benefiche e protettive, sia dal punto di vista fisico sia per il piano eterico e spirituale. Proprio per questo, è tradizione utilizzarla per fare dei lavaggi rituali, magie propiziatorie o bagni di purificazione dalle negatività. L'usanza e le modalità di preparazione variano da regione a regione e possono includere l’uso di diverse erbe e fiori, ma l'obiettivo comune è quello di celebrare la natura rigogliosa dell'estate e di invocare fortuna e benedizioni per la salute, il benessere e l’amore.

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Origini e Significato

Le origini dell'Acqua di San Giovanni si perdono nei meandri del tempo, fino toccare le tradizioni pagane pre-cristiane. Il periodo tra il 21 ed il 24 giugno coincide con il Solstizio d'Estate nell'emisfero settentrionale, un momento cruciale per il ciclo agricolo che da sempre veniva festeggiato con riti propiziatori al fine di garantire abbondanza e fertilita', sia per il bestiame che per il raccolto.

Con l'avvento del cristianesimo, questo celebratissimo e attesissimo momento dell’anno fu sovrapposto dalla celebrazione della Nativita' di San Giovanni Battista, ma venne conservato il simbolismo della purificazione e del rinnovamento spirituale tramite il gesto del battesimo.

Il giorno di San Giovanni Battista, divenne allora il punto focale per tutti i rituali legati all'elemento Acqua, incluso, appunto, il battesimo nelle acque dei fiumi.

Preparazione dell'Acqua di San Giovanni

La preparazione dell'Acqua di San Giovanni e' un rituale molto semplice ma che richiede un forte intento, cura e dedizione.

Tradizionalmente, le erbe e i fiori vengono raccolti durante i giorni tra il 21 ed il 23 giugno, in modo che siano ancora freschi e rigogliosi al momento della preparazione. Le piante tipicamente utilizzate variano a seconda della regione, delle tradizioni locali e dalla flora del luogo di appartenenza. Ma la maggior parte dei celebratori di questa ricorrenza concordano nell’utilizzo di 7 esemplari diversi tra piante e fiori. Tra le erbe piu' utilizzate in Italia vi sono:


Ruta:

considerata un'erba magica che protegge e allontana le energie indesiderate


Iperico:

l’ erba di San Giovanni per eccellenza, fiorisce proprio nei giorni intorno al solstizio d'estate. e' associata alla guarigione, alla felicita' e alla buona sorte


Verbena:

detta anche erba di Venere, e' considerata una portatrice di amore, tenerezza e fascino


Salvia:

associata alla saggezza e alla purificazione.


Lavanda:

pianta che calma e rilassa; si dice sia in grado di riconciliare l’animo e liberare da odio e risentimenti


Camomilla:

anch’essa ha proprieta' calmanti e lenitive, e viene aggiunta all'Acqua di San Giovanni per promuovere la serenita'.


Menta:

famosa per le sue proprieta' digestive e stimolanti, la menta aggiunge all’Acqua di San Giovanni un tocco di energia e vitalita', favorendo la chiarezza mentale e l’intuizione

Una volta raccolte, fiori ed erbe vengono immerse in acqua benedetta (o distillata) e lasciati in infusione per un periodo di tempo che va da una notte a tre giorni, a seconda delle credenze e delle pratiche individuali. Durante questo periodo, si recitano preghiere o incantesimi per infondere l'acqua delle energie e delle benedizioni desiderate.

Utilizzi e Benefici dell’Acqua di San Giovanni

L'Acqua di San Giovanni viene utilizzata in tantissimi e svariati rituali magico-religiosi. Si crede che questo infuso abbia poteri purificatori e protettivi. Alla mattina del 24 giugno la si usa per lavarsi il viso e le mani, viene spruzzata nelle case o diffusa sul corpo per scacciare gli spiriti maligni e le influenze negative.

Alcune persone la utilizzano anche per fare dei veri e propri bagni purificatori o per lavare oggetti rituali, come amuleti, talismani, tarocchi, rune, cristalli, ecc..

Dal punto di vista dei presunti benefici sul corpo, l'Acqua di San Giovanni e' considerata un tonifico e rinfrescante. Si dice che abbia proprieta' curative per la pelle e che possa alleviare piccoli disturbi come l’insonnia, il mal di testa e alleviare gli stati depressivi. Dal punto di vista magico, l’Acqua di fiori di San Giovanni purificherebbe dai dolori dell’anno appena trascorso favorendo l’arrivo di un’energia rinnovata e propiziatoria.

Tuttavia, e' importante sottolineare che questi benefici sono principalmente attribuiti alla dimensione simbolica e rituale dell'acqua, piuttosto che a proprieta' fisiche approvate dalla medicina e dalla scienza.

In conclusione, l'Acqua di San Giovanni rappresenta un affascinante connubio tra tradizione religiosa, magia popolare e conoscenza erboristica. Seppur non abbia nessun fondamento medico scientifico, per cui non puo' sostituirsi a qualunque prescrizione medica, gode di una sua importanza culturale e simbolica. Questa antica pratica, infatti, continua a essere viva e significativa per molte persone, offrendo un ponte tra passato e presente e ricordando la profonda connessione che l’essere umano ha con la Natura ed il ciclo delle stagioni.

DIVINAZIONE

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Pubblicato il 03-04-2024 alle 14:39

A cura di: Tiziana

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